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Arrosto di coniglio al vino bianco

Arrosto di coniglio al vino bianco

Come pollame e suini, il coniglio appartiene alla categoria delle carni bianche, la sua carne magra ha il pregio di essere particolarmente sana grazie all'alimentazione naturale; è quindi un cibo consigliabile a grandi e piccoli ed anche a chi ha qualche problema di salute. La particolarità di questo piatto sta nel fatto che il vino bianco non viene usato durante la cottura ma nella fase precedente, cioè nell'infusione in cui viene lasciato insaporire il coniglio circa 12-15 ore prima di essere cucinato. Per questa ricetta occorre un coniglio già porzionato e non troppo grosso, preferibilmente di filiera totalmente italiana (sono i più teneri, almeno per quanto sperimentato personalmente).

Ingredienti: 1 coniglio a pezzi (senza la testa) di circa kg. 1,5 1/4 di vino bianco secco 2-3 foglie di salvia 2-3 rametti di rosmarino 2 spicchi d'aglio 4 bacche di ginepro 2 cucchiaini di sale grosso olio extra vergine q.b.

Esecuzione: MARINATURA (IL GIORNO PRIMA)

  • Lavare le porzioni di coniglio, tamponarle con carta da cucina e metterle in una terrina con gli spicchi d'aglio, la salvia, il rosmarino (parte in rametti e parte in foglie), le bacche di ginepro schiacciate e il sale grosso
  • Rimescolare il coniglio con gli altri ingredienti in modo che tutte le parti siano a contatto con il condimento
  • Versare il vino bianco fino a coprire il coniglio quasi interamente
  • Coprire la terrina e conservare in frigo per circa 12 ore; una o due volte rimescolare le porzioni di coniglio. Nella marinatura le carni si ammorbidiscono e si impregnano di vino e odori, acquistando sapore ma perdendo quell'odore un po' selvatico caratteristico del coniglio
    • COTTURA IN FORNO:
      • Ungete con un po' d'olio il fondo di una teglia da forno
      • Scolate i pezzi di coniglio dalla marinatura (che non utilizzerete più) e disponeteli nella teglia insieme agli odori, anche questi scolati dal liquido
      • Irrorate il tutto con un filo d'olio e ponete in forno a 150-160 gradi per circa un'ora e mezza, avendo cura di rigirare ogni tanto le porzioni perchè siano arrostite in modo uniforme e di bagnarle con il liquido di cottura; il vino di cui la carne è ancora impregnata, per esservi stata immersa nelle precedenti 24 ore, sarà sufficiente per conservare la giusta morbidezza all'arrosto senza dover aggiungere liquido. Quando lo porterete in tavola soddisferà i commensali per le carni saporite, tenere ma ben arrostite. Servitelo con le classiche patate al forno.

NOTA: A proposito di patate al forno, se volete patate arrosto ben cotte internamente e con la giusta doratura, fate come me: dopo aver pelato, lavato e tagliato a grossi pezzi le patate mettetele in microonde con 1/2 bicchiere d'acqua e un po' di rosmarino in foglia per 5 minuti a potenza 850 watt. Scolatele dall'acqua di cottura, salatele, mescolatele a 1 o 2 cucchiai d'olio extravergine e mettetele inforno. Si arrostiranno prima e meglio.

Ricetta di Laura